È nostra abitudine evitare commenti circa l’opinione di ciascuna realtà che opera nella sfera della disabilità, soprattutto quando è discordante dalla nostra, preferendo esprimere la nostra impronta culturale al di fuori di ogni polemica.
Al contrario riteniamo nostro dovere prendere posizione riguardo alle scelte delle istituzioni quando sono in contrasto con la filosofia e la pratica della vita indipendente delle persone con disabilità, diritto per il quale ci stiamo battendo da più di vent’anni in regione Lombardia e, per alcuni/e di noi, da 30 nel movimento nazionale.
Per questo motivo ci ha lasciato amareggiati/e l’attacco diretto di Salvatore Nocera pubblicato su Superando in risposta al nostro comunicato stampa del 12 gennaio. Ci limitiamo a dire che sarebbe bastato un buon argomentare sulla bontà di ciascuna misura prevista dalla legge 25 del 8 dicembre 2022, soprattutto mettendolo in relazione con i principi della Costituzione italiana e della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, anziché bocciare il pensiero altrui: viene da pensare che egli per primo si senta insicuro delle proprie ragioni.
Ci auguriamo che nell’immediato futuro, entro i 180 giorni previsti dalla legge perché diventi attuativa, le associazioni del settore sappiano porre rimedio alle discriminazioni che la legge regionale 25 ha messo nel suo impianto, rivendicando misure attuative volte a garantire tutte quelle libertà che sono concesse a ogni altro cittadino o altra cittadina senza disabilità.