Alla cortese attenzione:
Presidente regione Lombardia Attilio Fontana
Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini
Direzione Generale Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Claudia Moneta
Direttore unità organizzativa disabilità, volontariato, inclusione e innovazione sociale: Roberto Daffonchio
Presidente della III Commissione sanità Patrizia Baffi
Presidente della IX Commissione assistenza sostenibilità sociale, casa e famiglia (disabilità): Giancarlo Melita
Milano, 13 dicembre 2023
Oggetto: lettera aperta aumento fondi per la vita indipendente
Le persone con disabilità necessitano di assistenza personale, a volte anche ventiquattr’ore su 24. L’assistenza personale è necessaria per:
- Vivere in modo autodeterminato come tutte le altre persone, così come prevedono la Costituzione italiana e la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ma è necessaria anche per
- Non morire di stenti,
- Per non gravare sulla propria famiglia e
- Per non finire i propri giorni in qualche istituto o residenza protetta.
Sempre più persone con disabilità la richiedono proprio perché è lo strumento necessario, sempre più persone con disabilità la sperimentano con soddisfazione. Chi vi rinuncia quasi sempre lo fa per disperazione, ossia per insufficienza dei fondi necessari per pagare gli stipendi degli/delle assistenti personali.
Stiamo sperimentando che i contributi pubblici finalizzati all’assistenza personale, ossia alla vita indipendente delle persone con disabilità, si stanno riducendo, a fronte di un’inflazione al 7%.
Le persone con disabilità devono affrontare, oltre che l’aumento del costo della vita che viene imposto a tutti gli italiani, quello dell’aumento degli stipendi dei loro assistenti personali.
Con la presente chiediamo maggiori risorse pubbliche per aumentare i contributi finalizzati all’assistenza personale, strumento necessario per vivere.
Facciamo inoltre presente che gli stipendi da noi corrisposti ai nostri e alle nostre assistenti personali consentono a questi/e ultimi/e di sopravvivere e di mantenere le loro famiglie, sono cioè una risorsa per tenere in vita la società.
Maggiori investimenti nell’assistenza personale per la vita indipendente corrispondono quindi a denaro in circolo nel tessuto economico delle nostre città e dei nostri paesi. Abbiate la saggezza di vedere le persone con disabilità, non solo come un costo, ma come un investimento: tutta la società lombarda ne verrà ripagata in benessere collettivo!
Per ENIL Lombardia
Claudio Cardinale