Comunicato Stampa per misure B1 e B2

Premessa

La nostra regione ci ha espresso, durante l’incontro dello scorso 22 novembre, le difficoltà legate alla crescente domanda di interventi per assicurare la permanenza delle persone con disabilità nel loro domicilio, collegata all’insufficiente disponibilità finanziaria in sua dotazione; e ha chiesto a tutti gli intervenuti un aiuto per rispondere razionalmente a questi problemi.

Abbiamo spiegato che l’importo della misura B1 è insufficiente per assumere una o più persone con contratto nazionale a tempo pieno (8 ore giornaliere) oppure come convivente, favorendo così il lavoro nero.

Durante questo incontro ci è stata inoltre segnalata l’idea di creare un fondo unico per la disabilità, a causa di molte segnalazioni di utilizzi diversi della misura B1: oltre che per pagare l’assistenza personale o familiare, come noi chiediamo, molte persone la impiegano per pagare le utenze, la logoterapia, la fisioterapia, ecc.

Posto che molti cittadini con disabilità, a causa delle molteplici necessità, si riducono in povertà per carenza di aiuti economici e/o di gratuità di alcune prestazioni sociosanitarie; e posto che a questi cittadini  viene spesso dato in alternativa il ricovero, parzialmente o totalmente finanziato con denaro pubblico, nelle cosiddette “residenze protette”, proponiamo che anche i fondi che attualmente finanziano i ricoveri nelle residenze protette afferiscano al fondo unico per la disabilità che la nostra regione vorrebbe istituire.

Di seguito il testo integrale della risposta che abbiamo inviato all’assessore Bolognini

 

Buon giorno,

a seguito della richiesta scaturita nell’ultimo incontro inoltriamo i suggerimenti seguenti.

Misura B1

Annualità 2018-20

Riteniamo di non potervi suggerire azioni che permettano l’evoluzione della misura B1 nelle prossime due stagioni. Chiediamo quindi sia di mantenere le schede di valutazione come attualmente previste, sia di continuare a non utilizzare l’ISEE (familiare o sociosanitario) come filtro che favorirebbe il reiterarsi di situazioni di isolamento (in casa) e/o reclusione (residenze protette).

Il Governo ha incrementato con 100 milioni di euro il FNA ed è previsto un ulteriore aumento per l’annualità 2019-20; e ha richiesto alle Regioni di aggiungere fondi propri. Nell’incontro del 22 novembre ci avete prospettato, per quest’anno, un aumento di circa 1.000 domande di accesso a questa misura; e probabilmente anche nel 2019-20 ci sarà un incremento simile: riteniamo quindi che queste due annualità possano agevolmente essere gestite senza altre variazioni di rilievo.

In alternativa alla ridefinizione della misura B1 per le annualità 2018-2019 e 2019-2020 crediamo che queste annualità vadano sfruttate per sperimentare la rendicontazione, anche sotto forma di autocertificazione, delle spese sostenute con i fondi di questa misura. Sarà possibile, attraverso questo strumento, raccogliere informazioni statistiche su come viene utilizzata e ottenere una ulteriore e più puntuale rilevazione del bisogno.

Auspichiamo inoltre la somministrazione di un questionario per rilevare il grado di soddisfacimento e le carenze o le ulteriori esigenze emerse durante il periodo in esame. Da queste rilevazioni si potranno trarre spunti e idee per una modifica non dilettantistica della misura B1.

Annualità 2020-21

Con i dati statistici raccolti nelle due annualità precedenti ci sarà sufficiente e qualificato materiale per convocare in tempi ragionevoli le associazioni per proporre e studiare modifiche e miglioramenti finalizzati a limitare sempre più l’emarginazione sociale e lo svilimento delle vite di molte persone con disabilità e delle loro famiglie.

Misura B2

Proponiamo gli stessi suggerimenti che abbiamo proposto per la misura B1: rendicontazione delle spese, questionario di gradimento e di emersione di ulteriori esigenze.

Chiediamo alla nostra Regione di mantenere la compatibilità della somma di misura B1 e B2 per i progetti di vita indipendente.

Chiediamo inoltre di far pressione su ANCI e sui Comuni per l’utilizzo dell’ISEE sociosanitario con un importo minimo di 25.000 euro (siamo a conoscenza di importi vergognosamente inferiori), anche se l’importo cui tendere sarebbe 40.000 euro come quello del comune di Milano per questa misura.

Fondo unico per la disabilità

Riguardo alla prospettata istituzione del Fondo unico per la disabilità, chiediamo di considerare di far afferire ad esso anche i fondi che finanziano i ricoveri nelle varie residenze protette. Siamo convinti che vivere in quei luoghi, per quanto protetti e assistiti si possa essere, corrisponda alla perdita della cittadinanza e alla prospettiva dell’attesa passiva della morte a favore di chi, non immortale quanto noi, ci specula sopra.

3 Risposte a “Comunicato Stampa per misure B1 e B2”

  1. condivido quanto scritto e sottolineo le parole del presidente della repubblica in aggiunta
    la vita indipendente è un diritto dell’uomo qualunque sia la sua difficoltà.

  2. E se poi anche gli attuali soldi destinati alle misure B1 e B2 venissero utilizzati per i ricoveri nelle varie residenze protette?

    1. E comunque un rischio. Comunque ci hanno prospettato un taglio della misura B1 con delle richieste di controproposta in rispetto al taglio che volevano fare. E visto che comunque vogliono creare un fondo unico per la disabilità provenienti da vari assessorati, perché non far confluire nel fondo unico anche i fondi delle residenze sanitarie? Occorre vigilare e vagliare

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